Si fanno chiamare The World’s Smallest Football League, ovvero Il Campionato più Piccolo del Mondo, si gioca nelle Isole Scilly e vi partecipano solo due squadre: i Garrison Gunners e i Woolpack Wanderers.
Le Scilly, dette anche Isole Sorlinghe, sono delle isole che formano un arcipelago situato a 45 chilometri di distanza dalla punta sud-occidentale della costa dell’Inghilterra, dove a St. Mary, la più grande, va in scena il suddetto campionato.
Le due squadre si affrontano ogni domenica mattina da novembre a marzo su 4 competizioni: Charity Shield (Supercoppa, turno unico), Lioness Shield (Campionato, 21 giornate quest’anno), Foredeck Cup (Coppa di lega, turno di andata e ritorno) Wholesalers Cup (Coppa nazionale, turno unico).
Sono formate da amatori dell’isola con un range di età che varia dai 14 ai 60 anni e un ulteriore range di peso che varia dall’atletico al bevitore di birra seriale. Ogni anno, prima del via, i ragazzi si trovano al pub di proprietà di Capitan Gibbo (nella foto di copertina al centro). Si scelgono i capitani e si sorteggiano le squadre. Tutto molto bello. Tutto molto genuino.
La Charity Shield Scelti i capitani Io prendo Liam, io invece Rob Ok, squadre fatte, domenica si gioca
Il campo di gioco, il Rabbit Hole, è molto spartano e si addice al livello tecnico dei nostri beniamini, come gli spogliatoi che ne sono il simbolo. Perché The World’s Smallest Football League è allegria più, Bulgaria più, sciatalgia più più più [cit.]
Il tempio del calcio Ovvio Il campetto Garrison Field, 11 novembre 2007
Si stava meglio quando si stava peggio
Un tempo non erano ancora famosi, il web non era così frequentato e loro giocavano vestiti di una semplicità commovente, come si addice a chi il calcio lo vuole solo giocare.
Non ci sono dei veri e propri colori sociali per le due squadre e di anno in anno (ma magari non proprio ogni anno) si sceglievano le maglie senza troppi problemi o paletti.
A mio … … avviso … … il periodo … … d’oro!
La signora aveva già intuito il business, 12 anni prima
Ma come scrivevo su, non badate ai colori. Cambiano. Per esempio nel 2018 hanno voluto omaggiare il Portogallo campione d’Europa e la Francia campione del Mondo utilizzando i kit Givova ispirati proprio a queste due squadre, come conferma il catalogo 2017/18. Kit World Portogallo e Kit World Francia. Non può essere un caso.
Versione originale Vostro onore abbiamo le prove! Replica personale autoprodotta con pochi Euri
Precedentemente invece avevano indossato un bel completo Adidas semplice ma interessante, ma soprattutto non riconducibile a nessuno in particolare.
Completo Adidas del 2016
La perdita dell’innocenza
Col tempo la particolarità di questa lega è diventata virale, si sono fatti servizi, spot, tornei di Subbuteo (ops, questo è mio…) e la voce si è sparsa fino a quando questa estate è intervenuta Vodafone, che ha portato sull’isola il 5G, il FAR e il suo grosso grosso sponsor a seguito di nuove maglie griffate Joma. E l’innocenza, come la poesia, è un po’ morta.
Il giudizio sulle maglie è mediocre, con queste righine che fanno tanto moderno ma alla fine non danno niente. Leggermente più gradevole quella dei Woolpack che almeno ha un po’ di contrasto con manica e pantaloncino.
Non poteva mancare il restyling dei loghi. Alquanto banale. Sono stati omogeneizzati (parola non scelta a caso) per far capire che sono due squadre ma in fondo solo una. L’unica differenza il colore e i remi/cannoni incrociati. Intendiamoci, i vecchi erano brutti ma almeno erano “veri”.
Brutti ma genuini Scusate ma non ho trovato di meglio …
Al netto di tutto però sono felice per questi ragazzi, che con questa sponsorizzazione si potranno togliere delle soddisfazioni e incrementare visibilità e turismo sull’isola. Però con meno stile.