La JFA, Japan Football Association per dirla in esteso o 日本サッカー協会 (Nihon Sakkā Kyōkai) per i puristi, compie cento anni il 10 settembre – auguri, vi voglio bene! – e Adidas per l’occasione presenta questo piccolo gioellino che mi rimette in pace col mondo dopo lo sfogo della settimana scorsa.
La maglia, di un azzurro più tenue rispetto a quello che siamo abituati, riprende il completo che il Giappone ha indossato negli anni Trenta omaggiando soprattutto la squadra che ha partecipato alle Olimpiadi di Berlino nel 1936, arrivata ai quarti di finale e sconfitta dall’Italia poi oro olimpico con un eccessivo 8-0.
La splendida maglia celebrativa
Difficilmente Adidas Japan sbaglia un colpo – anche se ero stato cattivello un anno e mezzo fa – e con questa maglia celebrativa ha incrementato quel grosso divario stilistico che si denota in questi ultimi anni fra la riproposizione della tradizione e la sperimentazione quasi irriverente sia a livello interno che a livello globale. In relazione con il Giappone e la sua cultura questo binomio si addice perfettamente. La maglia presentata a fine 2019 può rappresentare la parte tecnologica, creativa e pop della cultura del paese del Sol Levante, mentre questa versione super classica, quasi casual, riporta più alla visione tradizionale e artigiana molto caratterizzante del paese.
Il cofanetto col quale viene venduta apporta quel qualcosa di prezioso e unico che giustifica i 15.400¥ (116€ al cambio attuale) del prezzo finale. In prevendita, solo 2021 pezzi disponibili.
Il logo dei 100 anni della JFA
Interessante anche il logo studiato per l’occasione. Alla nuova versione presentata un po’ di tempo fa si aggiunge il «100» che vuole esprimere, grazie all’antico motivo del «nodo a doppia foglia» (二重叶結び, molto usato per le cerimonie), «una forte unità d’intenti che combini il sentimento di gratitudine per il passato con la determinazione per il futuro» tanto caro da queste parti. Nell’intento di un ulteriore sviluppo del calcio giapponese. I tre colori del «100» non sono casuali ma rappresentano nell’ordine: gratitudine e onestà (bianco), determinazione e entusiasmo (rosso), il clima di cerimonia che circonda questo centenario (oro).
La Japan Football Association
La Greater Japan Football Association (大日本蹴球協会 Dai-Nippon Shūkyū Kyōkai) nasce il 10 settembre 1921 con evidenti grandi presupposti, nel 1929 si associa alla FIFA e nel 1945 – forse a causa della batosta subita a livello politico e sociale – toglie il Greater (大 Dai) dal nome. Nel 1975 passa all’attuale denominazione sostituendo l’arcaico 蹴球 (Shūkyū – tradotto grezzamente in calcio-palla) con il più moderno e internazionale サッカー (Sakkā – traslitterazione dell’americano Soccer). Il 2021 è l’anno del centenario (matematica elementare) e la JFA ha deciso di omaggiare la ricorrenza con vari eventi commemorativi sui quali non sto a dilungarmi. La cosa bella è che «l’anno» del centenario si delimita fra le due finali di Coppa dell’Imperatore – 2021 e 2022 – che tradizionalmente si giocano il giorno di Capodanno (1° gennaio), festività nazionale principale paragonabile come importanza al nostro Natale. Il clou dell’evento sarà ovviamente il 10 settembre con una premazione a chi si è distinto per lo sviluppo del calcio giapponese.
In chiusura volevo dirvi che la JFA ha anche un bellissimo museo a Tokyo al quale prima o poi faro visita grazie ai miei agganci orientali (che però avrebbero potuto portarmici anche prima… maledetti). E ovviamente vi farò rendiconto, ma c’è da aspettare un po’.