Quando il Vasco da Gama presentava le proprie divise, quello espresso nel titolo era il primo pensiero che ci veniva in mente. Ne parliamo purtroppo al passato, dato che da Maggio i brasiliani vestiranno Kappa, con la quasi certezza che difficilmente ritroveremo quel modo unico di mixare antico e moderno cui ci aveva abituato il brand veneto.
Quelle del Vasco erano divise una volta tanto originali, lontane dai consueti clichè omologati dal circuito dei soliti tre grandi marchi, poi spesso riverberati dai produttori di minor blasone a partire dalla stagione successiva. Maglie curate nei dettagli, con una propria anima stilistica in grado di sopravvivere all’assalto dei millemila sponsor con cui vengono riempite le divise del campionato brasiliano. Per dirla parafrasando il “Sandro” di Christian De Sica in “Yuppies” sulle nevi di Cortina: “E che maglie: sobrie, eleganti, di classe…”.
Livelli altissimi. 1224 m slm per l’esattezza. Cortina è sempre Cortina…
Visto quello che ci riservano mediamente Serie A e Serie B nostrane, sorvolando per compassione sulle categorie inferiori, questi prodotti Diadora non avrebbero di certo sfigurato nel confronto con la concorrenza. Anzi…
Non sappiamo se la chiusura del rapporto con il Vasco preluda al disimpegno dall’ambito calcistico del marchio appartenente al gruppo Geox. Sarebbe un peccato si interrompesse quel percorso di rinascita creativa che pareva consolidarsi anno dopo anno, lasciando intendere che ormai il peggio (stilisticamente) fosse alle spalle.
Andremo a caccia di riscontri. Intanto, cercasi Diadora disperatamente…