Scozia+Umbro 1979: antesignani internazionali dei nomi sulle maglie


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Il chupito consiste in un bicchierino di superalcolico bevuto tutto d’un fiato, magari per rompere il ghiaccio o ravvivare una conversazione ormai in stallo. La nostra rubrica vi omaggia di qualche breve aneddoto per fare bella figura con amici, parenti e amanti.

A chiusura di questo nostro fortunato articolo accennavamo alla prima volta in cui una nazionale ha inserito i nomi dei propri calciatori sulle maglie. Europeo del 1992? No. È stata la Scozia in una amichevole contro il Perù del 12 settembre 1979 a Hampden Park, Glasgow, davanti a più di 41.000 testimoni oculari.

Le testimonianze indirette

L’intuizione venne a Ernie Walker – all’epoca segretario della Scottish Football Association – dopo aver visto questa soluzione adottata nella NASL. Come detto anche da Herbert Chapman nella sua campagna per l’introduzione dei numeri di maglia negli anni Venti, lo scopo era di «migliorare la comunicazione fra il campo di gioco e gli spettatori». La sua idea – non premiata nell’immediato – è stata incredibilmente visionaria e futurista.

they will be commonplace in the future
[e da qui a venti anni]
as likely as not, club sides will probably have followed suit

Le maglie con le personalizzazioni – prodotte da Umbro – furono usate per 13 volte fra il 1979 e il 1981 e solo in partite domestiche o contro le cugine britanniche. Non erano state progettate «here to stay» – come detto dallo stesso Walker – e la partita di qualificazione ai Mondiali contro la Svezia del settembre 1981 fu l’ultima loro apparizione.

Non sono chiari i motivi di questo abbandono, ma uno è sicuramente la frustrazione di Umbro nel vedere scene imbarazzanti come in un Scozia vs Irlanda del Nord della British Home Championship del 1980. I nomi dei calciatori – applicati male non dalla casa produttrice ma da un negozio di articoli sportivi di Glasgow sulle maglie traforate in Airtex – iniziarono a staccarsi durante la gara, con gli stessi calciatori a finire il lavoro sulle maglie dei compagni di squadra.

La Jordan che cade a pezzi
Personalizzazioni durate la British Home

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