Il chupito consiste in un bicchierino di superalcolico bevuto tutto d’un fiato, magari per rompere il ghiaccio o ravvivare una conversazione ormai in stallo. La nostra rubrica vi omaggia di qualche breve aneddoto per fare bella figura con amici, parenti e amanti.
Le “Volpi del deserto” – aka Club de Deportes Cobreloa – sono una società nata nel 1977, in piena splendore dell’Arancia Meccanica di Cruijff&Co. Per la loro divisa viene scelto l’arancione e ci sono più teorie a rigurado: 1. omaggio alla fantastica nazionale olandese; 2. colore dello sponsor dell’epoca (LADECO); 3. richiamo al rame (cobre) – materia prima esportata dal Cile in gran quantità –; 4. volontà di uno dei fondatori – Pierre Kerkhoffs Nijstens – per la propria discendenza olandese.
Ma a cavallo fra gli anni ’80 e ’90 l’omaggio si spinge quasi all’appropriazione indebita citata nel titolo. Nel 1988 i Paesi Bassi sono campioni d’Europa e di stile con una maglia rimasta nei sogni bagnati di, fino a ora, due generazioni. L’anno successivo – e per almeno un paio di stagioni – il Cobreloa la fa sua.

L’ammirazione verso il totaalvoetbal non era a solo per la nazionale ma si è spinta anche alla squadra di punta del paese dei tulipani. Pur mantenendo il colore sociale.
E nel 1992 il colpo di genio. In barba alle rivalità fra Olanda e Germania si sceglie lo stile dei vincitori e si adotta un altro fra i kit più popolari e meglio riusciti della storia della moda calcistica. Con il risultato di aggiudicarsi uno degli 8 titoli della loro storia.



