Oggi volevo uscire con una storia simpatica in pieno stile anni ’90, ma mi sono imbattuto nell’anteprima delle nuove maglie Puma per le squadre nazionali europee – tra cui l’Italia, sulla quale ci soffermeremo maggiormente – e non ho potuto resistere. Per la storia simpatica pazientate fino alla prossima settimana.
Non nascondo che la prima e più forte sensazione che ho provato è stata il MACCOSA (preso in prestito da una rivista online molto più grande e stilosa di noi, che però parla di altro e alla quale voglio molto bene). Poi l’ho rivista, mi sono informato un po’ e la sensazione di MACCOSA è rimasta.
Di primo acchito viene da pensare «finalmente delle maglie pre-match sobrie e di buon gusto», poi scopri che sono maglie gara e vai in corto circuito. Non è ancora chiaro se Insigne, Verratti, Donnarumma e compagni le vestiranno già all’Europeo di quest’estate o per le qualificazioni a Quatar 2022 + prossima Nations League, ma sicuramente le vedremo durante i canonici 90 minuti.
A Puma non possiamo certo imputare mancanza di originalità o di timore nel provare a lanciare nuove tendenze, ricordiamo – per rimanere a casa nostra – la maglia celeste con pantaloncini marroni per la Confederation Cup del 2009, o la away con doppio colletto del biennio 2005-2006, fino ad arrivare alle versione «rinascimentale» della stagione in corso.
Giuseppe Rossi nel 2009 
Doppio colletto del 2005 
Buffon campione del mondo 2006 
Il nuovo «Rinascimento» verde
In questo nuovo template si affianca al centro e appena sotto il colletto il logo dello sponsor tecnico a quello della nazionale diviso da una piccola linea verticale che fa tanto «visual design» e poco «maglia da calcio» – oramai ci stiamo prendendo l’abitudine sigh –, ma la svolta è la denominazione «Italia» sul petto circondata da una linea orizzontale che rappresenta il tricolore. Su tutta la divisa una trama molto anni ’90 che riporta il logo della nazionale tono su tono.
Per le altre nazionali sponsorizzate dall’azienda tedesca il logo della federazione è spostato in verticale sotto la denominazione – rigorosamente impressa con il lettering ufficiale personalizzato – a eccezione della versione austriaca che per un motivo a noi ignoto ci rinuncia.
Secondo gli amici di TodoSobreCamisetas, il concetto del marchio è:
Poiché gli scudi cambiano col passare degli anni, vogliamo evidenziare ciò che unisce tutte le squadre nazionali: l’orgoglio per il proprio paese e la bandiera.
Piccolo spazio pubblicità
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