Il chupito consiste in un bicchierino di superalcolico bevuto tutto d’un fiato, magari per rompere il ghiaccio o ravvivare una conversazione ormai in stallo. La nostra rubrica vi omaggia di qualche breve aneddoto per fare bella figura con amici, parenti e amanti.
È il 14 ottobre del 1979 e un magazziniere distratto si dimentica le mute da trasferta a Milano. Il Milan arriva a Perugia con la sola maglia rosso-nera a strisce con lo Scudetto cucito sul petto vinto l’anno precedente. L’arbitro – seguendo pedissequamente il regolamento vigente nella Serie A di quegli anni – impedisce alla squadra ospite di scendere in campo con i propri colori, troppo simili al rosso degli umbri, imponendo un cambio.
Gioco forza il Milan è costretto ad arrangiarsi e i padroni di casa offrono la loro terza, azzurra con il Grifone sul petto al posto del tricolore. La partita finisce 1-1.
Abbiamo dato del «distratto» al magazziniere, ma forse è stato solo «poco lungimirante». Infatti l’allenatore in seconda rosso-nero Zoratti lo giustifica a La Gazzetta dello Sport sostenendo di aver «ricevuto una circolare della Lega sulla quale è specificato che il Perugia gioca abitualmente con le maglie bianche con bordi rossi».

Del resto, chi ci aveva mai giocato prima col Perugia…?