Gordopelota – palla grassa in italiano – è un artista argentino di Buenos Aires che, fra murales e opere su tela, rappresenta la sub-cultura sudamericana del calcio di strada.
Figure grasse, tatuate, che fumano e bevono. Che litigano, rubano, danno e prendono calci. Illustrazioni piene di dettagli e riferimenti sia calcistici che di thug life. Il calcetto fra amici con la maglia del campione preferito o della squadra di culto. Le bische, il tifo, la birra, le sigarette, l’amore per il calcio semplice e giocato nel campetto del quartiere. Ma soprattutto la varietà di maglie da calcio mostrate.
Da un’intervista su Juxtapoz Magazine del 2018:
Che cos’è il Fútbol? È un modo per rappresentare le idiosincrasie argentine o stai parlando del comportamento umano a livello globale?
Penso che sia una scusa per toccare molti argomenti, incluso quello che hai menzionato. A proposito di idiosincrasie argentine, il Fútbol lavora in modo importante per creare un’identità nazionale. Allo stesso tempo, penso che qui ci sia un così grande ego sociale da far pensare alle persone che la nostra cultura sia unica. Voglio dire, ci sono i due lati della medaglia, ci sono le cose buone e quelle cattive. Il mito di Diego Maradona ne è il miglior esempio.
Trovo molto divertente che quando un giornalista sportivo argentino intervista un giocatore di un altro paese, invece di mostrare interesse per l’argomento, la prima domanda sia: “Che ne sai o pensi dell’Argentina?” Abbiamo bisogno di conferme per sentirci importanti. Più provo ad usare situazioni locali nel mio lavoro, più mi rendo conto che persone di tutto il mondo possono entrare in empatia con queste situazioni. Per quanto riguarda invece il comportamento umano a livello globale, provo a lavorare con il lato amatoriale dello sport anziché con il calcio professionale e industriale. Penso che sia un ottimo veicolo per parlare di passione, paura, nostalgia, ansia, frustrazione, piacere, vizi, amicizia, confronto, contraddizioni. Anche se il contesto sembra essere sudamericano, sono sicuro che le persone di tutto il mondo possano immedesimarsi.
Si citano maglie sudamericane ed europee, ad esempio quelle di Montoya e Chilavert delle quali abbiamo già parlato in un lungo articolo, o alcune che non ti aspetti, come la Zenit San Pietroburgo away o la Fiorentina Nintendo diventata ormai icona pop per gli appassionati.
Di seguito un mini-documentario del 2017 con Martín Kazanietz aka Martin Gordopelota che viene filmato durante il suo calcetto quotidiano con gli amici e nel suo studio mentre ci racconta il suo rapporto con il calcio e l’arte.
Da notare la bellissima ma a noi indigesta maglia di Sergio Goycochea a Italia 90 indossata da un compagno.
E qui un piccola chicca, ovviamente io e Martín non ci siamo mai visti ne conosciuti. Ma il caso ha voluto che mi abbia ritratto in porta, in una delle mie posizioni preferite di quando giocavo a calcio a 5 e con una maglia che avrei potuto indossare tranquillamente. Ti voglio bene!
La de Dios, ovvero il mio ritratto
Il sito ufficiale http://www.gordopelota.com e la pagina Instagram https://www.instagram.com/gordopelota/ per chi lo volesse seguire, noi lo seguiamo.
El coleccionista
Le avete riconosciute tutte? Vi interroghiamo nei commenti!