fbpx

Quando il Celtic giocò con i calzettoni arancioni


Tag: , , , ,

Il chupito consiste in un bicchierino di superalcolico bevuto tutto d’un fiato, magari per rompere il ghiaccio o ravvivare una conversazione ormai in stallo. La nostra rubrica vi omaggia di qualche breve aneddoto per fare bella figura con amici, parenti e amanti.

Stagione 1969-70. Semifinale di andata di Coppa dei Campioni. Il Leeds United ospita il Celtic Glasgow. Le due squadre sono fra le più forti e «cattive» della propria epoca. Come sappiamo gli scozzesi giocano con una divisa bianca attraversata dai famosi hoops verdi e completata da pantaloncini e calzettoni bianchi. In quella stagione la away era interamente verde e – come accade spesso anche in epoca moderna – capitava che si dovessero invertire i calzettoni per non andare in conflitto cromatico con la squadra avversaria.

Per questa prima partita l’arbitro designato – tale Gerald Schulenberg, tedesco – non ha avuto problemi a far giocare gli scozzesi con la loro casacca tradizionale non ritenendo un problema il fatto che gli inglesi vestissero completamente di bianco, ma si impuntò sul calzino, che doveva essere cambiato inderogabilmente.

Il Celtic non aveva con sé la divisa di cortesia e il Leeds si offrì di prestargli i suoi calzini. La leggenda narra che gli inglesi offrirono dei calzettoni rossi o blu – come le loro away dell’epoca – e viene citata a corredo una frase attribuita al manager Jock Stein:

We’ll wear the red stockings. Under their floodlights, they’ll show up more orange than red and our supporters will think that we’re wearing the colours of the Irish tricolour. That’ll please them.

Ma la cosa non sta in piedi, perché in quello stesso stadio né il Manchester United né tantomeno il Liverpool apparirono mai arancioni per via delle luci. Tantomeno sembrarono arancioni i calzettoni rossi che lo stesso Leeds indossò nella gara di ritorno. Molto probabilmente il Celtic vestì quelli della third arancione che il Leeds non aveva ancora inaugurato, completo del quale si parla in questo articolo di un collega inglese.

Nella sua autobiografia The Quiet Assassin: The Davie Hay Story (D. Hay, 2009), l’ex giocatore e allenatore del Celtic attacca il Leeds per come ha cercato di intimidire gli avversari, usando anche dei piccoli stratagemmi fino al calcio d’inizio e menzionando anche la storia dei calzettoni.

The off-the-field shenanigans went on right up until the kick-off. We were informed they had complained about our white socks to the referee. They were same colour as Leeds, of course, but no-one made any mention of it until just before the start.
As our kit men hadn’t packed alternatives, we had to borrow orange socks from our opponents. If that, too, was designed to faze us in any way, shape or form, it was another error on their part. We could have played in our civvies that night and still won.

Alla fine questi giochetti non sono serviti e il Celtic passerà il turno vincendo entrambe le partite – rispettivamente 0-1 e 2-1 –, ma perdendo la finale con gli olandesi del Feyenoord non riuscendo così a bissare il titolo di quattro anni prima.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Jersey Vice